Perché
l’Oasi?
All’ora del tramonto, ragazzi giocano a calcio a Djanet, la “capitale” del Tassili n’Ajjer, il vasto altipiano roccioso dove si trova un parco archeologico che ha rilevanza mondiale. Qui innumerevoli testimonianze rupestri – a partire dal 10.000 a.C. – raccontano infatti la vita del genere umano nella Preistoria. Djanet viene fondata solo nel Medioevo, da quelle stesse popolazioni berbere nomadi che ancora la abitano e conservano l’uso della lingua tamahaq, i Tuareg Kel Ajjer . E’ incastonata sulla riva del wadi Idjeriou, a un’altezza di 1000 mt e sovrasta un esteso palmeto.
Vista panoramica di lussureggianti palmeti, nella valle scavata dal wadi, il fiume preistorico. La piccola Oasi ha un patrimonio arboreo importante, frutto del lavoro di generazioni, ma la penuria d’acqua, che deve essere cercata sempre più in profondità, lo minaccia. Ogni giorno prima del tramonto l’uso in contemporanea delle numerose motopompe a gasolio – che estraggono acqua per irrigare da troppi pozzi individuali – sta peraltro creando inquinamento nell’aria e ha diffuso malattie che causano danni alle colture.